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PsicoBox – EP. 1 – La sindrome del Natale

La riflessione psicologica di questa settimana è dedicata al Natale

È risaputo che le festività possono portare con loro stress e nervosismo: i regali sotto l’albero, le grandi cene, gli ospiti poco graditi. Per alcune persone però, gli stress delle feste possono trasformarsi in un vero e proprio incubo: la sindrome del Natale.

Questa sindrome stagionale colpisce moltissime persone nel nostro Paese e si sviluppa in maniera più o meno intensa a seconda dei casi, spesso non fa che aggravare una pre-esistente forma di depressione e le cause di tale sindrome sono da ritenersi molteplici, tra le quali anche la riduzione delle ore di luce influisce su alcuni dei meccanismi legati alla produzione di serotonina, ovvero il cosiddetto “ormone del buonumore”. Incidono anche fattori come il cambiamento dell’alimentazione durante le festività, con cene e pranzi più abbondanti del solito, oppure la forzata partecipazione ad eventi con amici e familiari a cui si preferirebbe non partecipare. Ma le cause invece delle forme più gravi possono essere causate dalle tensioni che molto spesso si trovano in famiglia e questo perché, mi chiederete voi?

La verità è che il Natale mette a fuoco le relazioni in questo caso familiari e sappiamo quanto queste possano essere talvolta causa di grande disagio… capite bene che a questo punto la generale euforia che caratterizza il periodo natalizio si scontra con lo stato d’animo di chi, prova al contrario reazione di evitamento, causando di conseguenza una vera e propria avversione indifferenziata verso le feste e chi le celebra. Infatti non sempre l’aria di festa, di allegria e di famiglia viene vissuta con spirito gioioso e spesso le persone si trovano a fare i conti con sensazioni interiori di tristezza e solitudine, ansia e senso di soffocamento.

E’ stato infatti riscontrato statisticamente come durante il periodo natalizio aumentino le richieste di aiuto psicologico poiché, per le persone già sofferenti, acuiscono i pensieri depressivi e ansiosi. E’ evidente che un clima di forzata ed imposta felicità non possa far altro che acuire il problema.

L’esistenza di questa sindrome è stata accertata dall’Eurodap (Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico), un ultimo studio effettuato su 1100 persone di età compresa tra i 20 e i 60 anni nel nostro paese è emerso che il 70% vive il periodo delle festività natalizie senza alcun tipo di entusiasmo, privo di ogni aspettativa positiva ed è dominato dall’ansia. Ci sono inoltre casi molto gravi in cui tutto ciò che si collega alle festività causa nell’individuo attacchi di panico molto forti e paranoie, che lo portano ad isolarsi per tutta la durata delle feste.

Metaforicamente, si potrebbe dire che per alcune persone l’arrivo delle feste sia come un grano di sale su una ferita non rimarginata. Questo “tilt esistenziale”, per alcuni è anche legato al fatto di iniziare un nuovo anno, con bilanci e valutazioni che spesso comportano la sensazione di non aver fatto abbastanza durante i dodici mesi appena trascorsi. Ciò genera una forte ansia e paura per il futuro, oltre ad abbassare la propria autostima.

Anche nei casi più gravi, il dialogo è la cura primaria, il primo soccorso per prepararsi ad affrontare il problema.

Quest’anno a causa della situazione di grande instabilità che stiamo vivendo sembra possa essere a rischio anche il Natale con i parenti e da addetto ai lavori posso dirvi che sono davvero molto curiosa di vedere come andrà a finire… chi la vincerà?

PsicoBox – EP. 2 – Riflessione sul Covid (1)

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